domenica 25 gennaio 2009

Bonifiche: finalmente inizia un percorso di collaborazione tra i nuovi Commissari e le Istituzioni locali

La riunione della Commissione regionale all’ambiente sulle bonifiche della provincia di Caserta, fortemente voluta dai Verdi e da “la Sinistra, l’Arcobaleno”, tenutasi stamattina in Regione Campania, ha rappresentato una svolta nei rapporti tra i nuovi Commissari e le Istituzioni locali, Provincia e Comuni.
Intanto i nuovi Commissari che hanno riassunto in sé non solo i compiti rispetto alle bonifiche, ma anche quelle del ciclo delle acque, hanno disegnato il percorso che li vede impegnati nell’affrontare subito le emergenze, collaborare con gli Enti istituzionali, passare i poteri in tempi brevi a questi ultimi.
“Ci troviamo finalmente di fronte – afferma Enzo Falco – all’uscita a breve anche dal commissariamento alle bonifiche ed al ciclo integrato delle acque, in linea con le richieste formali avanzate dalla delibera del Consiglio provinciale sull’emergenza rifiuti. Si è capito quello che diciamo da tempo, che le bonifiche e la depurazione sono l’aspetto speculare della soluzione all’emergenza rifiuti”.
Non che manchino i problemi, legati più che altro alle procedure di caratterizzazione e di smaltimento dei materiali presenti nelle discariche da bonificare. Ma finalmente non ci sarà quel cortocircuito che ha visto i diversi soggetti in campo incapaci di interloquire e collaborare, a partire da una maggiore incidenza dell’Ente Provincia di strutturarsi per tempo per rientrare nei poteri ordinari, così come accadrà a breve per i rifiuti.
Si partirà, come è ovvio dal Foro Boario di Maddaloni, da lo Uttaro della conurbazione casertana, dalle discariche Sogeri e Parco Saurino di Santa Maria la Fossa e da la Selva di Sessa Aurunca. Poi, a seguire, tutto il territorio casertano inserito nel sito d’interesse nazionale “Litorale Dominio e Agro Aversano”, individuato dalla l.426/98.
“Nonostante il giudizio positivo – continua Enzo Falco – sulla riunione, non bisogna abbassare la guardia e tutti devono fare la loro parte, a partire dalla politica, a mio avviso troppo distratta dalle candidature delle imminenti elezioni politiche, mentre c’è un mare di cose da fare. Bisogna sviluppare un’azione coordinata a breve, medio e lungo termine su rifiuti, bonifiche e depurazione delle acque e la questione, non mi stancherò mai di ripeterlo, non dipende solo dalla buona volontà e determinazione della nostra assessora Caiola, ma dall’intera, collettiva politica provinciale. La questione riguarda tutti, anche le scelte che si dovranno fare a cascata sul controllo satellitare e fisico dei siti una volta bonificati, dalle coltivazioni che si andranno a sviluppare su quei terreni (possibilmente no food e rigeneratrici dei terreni stessi), sulla vocazione agricola che si vuole dare ai nostri territori in termini di agricoltura di qualità che dia respiro e danaro agli agricoltori che dovranno assumere sempre di più la funzione di custodi del territorio”.