“I Verdi – afferma Enzo Falco, Segretario provinciale - raccolgono il grido d’allarme di un esperto come Curari dell’EPT che lamenta la mancanza anche di guide della Città da distribuire ai tantissimi turisti che visitano la Reggia di Caserta. Da tempo stiamo sollecitando una discussione vera sulle scelte strategiche da fare sull’Agenda 2007-2013. Per noi una scelta strategica è quella di far diventare la Provincia di Caserta una meta turistica stabile approfittando della straordinaria attrazione della Reggia vanvitelliana”.
Fare una scelta strategica vuol dire incardinare in quella scelta tutto ciò che può rispondere alle esigenze di un turista attento: centri storici risanati e belli, qualità della vita, bellezza del paesaggio, enogastronomia con i prodotti del territorio, risanamento ambientale, mare balenabile, sicurezza, sviluppo industriale compatibile con l’ambiente e uso massiccio nelle aree ASI di pannelli solari, preparazione professionale dei nostri ragazzi, una comunicazione adeguata e sinergica, offerte di pacchetti diversificati per categorie e per fasce di reddito. Tutta la programmazione dei fondi europei dovrebbe girare intorno a questa scelta strategica senza buttare altri soldi in settori decotti che hanno già dimostrato per il passato una incapacità cronica a determinare sviluppo (noi preferiamo dire sviluppo sostenibile).
“Qualche giorno fa – continua Falco - al Teatro Comunale è stata ricordata la figura straordinaria di Antonello Rossi. Io ho portato la mia testimonianza su quella splendida idea di “Carmela” una vera e propria strada turistica della mela annurca. Ma ricordo pure il lavoro fatto da Antonello, funzionario del Comune di Caserta, quando, con la Giunta Bulzoni, lavorò, insieme a Luigi Veronelli, su quella bella e semplice idea che se si fosse riusciti a trattenere a Caserta, per un altro giorno, le centinaia di migliaia di turisti che, annualmente, visitano la Reggia di Caserta, si sarebbe prodotto un reddito di alcune centinaia di miliardi per gli operatori economici casertani”.
“Ma si sa – conclude Falco - i poeti come Antonello vedono prima degli altri le strade virtuose. La politica non può e non deve far cadere né i poeti, né le loro buone idee”
Caserta, lì 23.05.2007